giovedì 25 dicembre 2014

RECENSIONE: Nessuna pietà per i puri di cuore




















Titolo: Nessuna pietà per i puri di cuore
Autore: Susan Hill
Editore: Kowalski
Pagine: 470
Lingua: Italiano
Formato: Brossura


TRAMA: 


 La pace e il silenzio del cimitero di San Michele a Venezia vengono turbati. Ai piedi di una statua di cherubini, l'ispettore capo Simon Serrailler sta dipingendo quando riceve una telefonata glaciale del padre: sua sorella Martha, disabile sin dalla nascita, sta morendo e, se gli preme salutarla per l'ultima volta, lui deve fare subito ritorno a casa. A Lafferton, immersa nella campagna inglese, la famiglia Serrailler, composta di tutti medici, è divisa sulla sofferenza di Martha: l'altra sorella Cat, di nuovo incinta, sembra essersi rifugiata nella sua fattoria lontana dai pazienti e dal male, e i genitori, induriti dal dolore, si alternano schivi al capezzale di quella figlia "diversa", rimasta per sempre bambina. Sempre a Lafferton, un'altra famiglia viene messa alla prova. Ed è il supplizio più crudele: un bambino scompare sul vialetto di casa sua dove aspettava il solito passaggio per la scuola. Da ogni angolo, vetrina, palo della cittadina la foto di quel viso grida aiuto: chiunque, oltre alla polizia, si chiede il perché e cerca il colpevole: un pedofilo, uno squilibrato o magari un ex carcerato. Come Andy Gunton che torna nel quartiere malfamato di Dulcie con un sogno fragile come un germoglio.


RECENSIONE:


Inizio col dire che questa autrice ha un'ottima scrittura, e questa è stata forse l'unica ragione che mi ha permesso di finire il libro.
In questo libro ci sono parecchie cose che non vanno, intanto viene presentato come un thriller ma, a mio parere, è più assimilabile a un noir o un giallo. Non c'è tensione nè una prticolare descrizione delle indagini. Seconda cosa: non concepisco che un libro di quasi 500 pagine non abbia una fine, trovo ingiusto costringere le persone a comprare anche l'altro volume per avere il quadro completo della situazione.
Veniamo alla trama:
 Simon Serrailler è un ispettore un po' particolare, ama dipingere e coglie ogni occasione buona per tornare a Venezia e coltivare la sua passione. Costretto a tornare a casa, viste le precarie e gravi condizioni di salute della sorella disabile, gli viene affidato un caso spinoso: la scomparsa di un bambino.
Durante le indagini conosceremo altri personaggi, destinati a incontrarsi e scontrarsi. La famiglia Serrailler, composta quasi esclusivamente da medici, e i loro segreti; Andy Gunton, ragazzo sfortunato che, appena uscito di prigione, si trova invischiato nei loschi piani del malavitoso locale. Come se non bastasse diviene il bersaglio delle critiche e dei dispetti di sua sorella.
L'ex fidanzata di Simon, donna matura che, lasciata senza una ragione, non fa che bombardare il povero ispettore di continue telefonate.
La famiglia del piccolo David, che in seguito al tragico rapimento si sfalda progressivamente fino al drammatico finale.
Il libro è molto ricco di personaggi ma si basa troppo sui loro fatti personali e molto poco sull'indagine e sulle vicende della piccola vittima. Questo lo ha reso piuttosto noioso.
Lo salva una scrittura molto fluida e mai lenta o noiosa. Mi sarei aspettata qualcosa in più da questa brava scrittrice. Consigliato agli amanti dei noir poco pretenziosi, ma sconsigliato a chi cerca un thriller da cardiopalma.
 

venerdì 12 dicembre 2014

RECENSIONE: Fiabe immortali



















Titolo: Fiabe immortali
Autore: Paolo Barbieri
Editore: Mondadori
Pagine: 104
Lingua: Italiano
Formato: Cartonato con sovracopertina


TRAMA:

 C'era una volta, in un paese lontano... È l'incipit che accomuna i testi più celebri della tradizione fiabistica, storie immortali che da sempre nutrono la fantasia di lettori di ogni età.
Paolo Barbieri reinterpreta le favole e le fiabe più belle, attingendo alle versioni integrali dei testi. Tratti ardenti, atmosfere cupe, vibranti pennellate di luce e suggestioni grafiche di rara potenza ci restituiscono il cuore segreto di queste storie, ed esaltano l'essenza più vera e drammatica dei personaggi. Raperonzolo avvolta nella sfolgorante bellezza dei suoi capelli, Biancaneve, così luminosa che i neri artigli della matrigna la possono appena sfiorare, i sette nani dai volti fieri e rugosi, l'eterea Cenerentola abbracciata al più tenebroso e seducente dei principi. E poi destrieri magici, draghi alati, ambigue sirene e streghe crudeli. Creature fantastiche, ma tutte talmente reali che il loro sguardo diretto e penetrante costringe il lettore a provare emozioni pure e ancestrali.


RECENSIONE:


 
Un capolavoro. Il tratto di questo artista ci regala emozioni e brividi rappresentando le favole più famose. Principesse in pericolo, fate cattive, lupi famelici, matrigne invidiose e mele avvelenate. Favole per bambini e non solo, disegnate con vera maestria. Una sfilata di tavole a colori e non che vi farà sognare.